Ceri, il borgo sulla roccia di tufo

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Alcune volte le cose più piccole, quasi invisibili, si svelano meravigliosamente a chi riesce ad osservare con attenzione i dettagli che ne compongono l’insieme. Così è il Lazio. Lo stupore della scoperta di una terra le cui bellezze sono offuscate dalla magnificenza di Roma. E passano praticamente inosservati i mille tesori che cela. Tra i nostri appuntamenti per escursioni nei dintorni del Gotha, oggi è il turno di Ceri, piccolo borgo medievale eretto su una roccia di tufo.

Immerso nelle campagne della Tuscia romana, è un antico insediamento risalente al medioevo, anche se le tracce della presenza umana nel territorio sono molto più antiche. Questo grazioso paesino laziale è frazione di Cerveteri da cui dista poco meno di 9 km. Si erge su una rupe tufacea a 108 metri d’altezza, vicino a un vallone boscoso.

La prima cosa che colpisce di Ceri, arrivando al paese, è la vista d’insieme, il panorama dal basso verso l’alto, delle mura orlate, della roccia che termina nelle case, che appaiono quasi incastonate nel tufo, delle piante che spuntano tra i mattoni e della porta di ingresso al borgo. Raggiunta la sua piazza principale è impossibile non affacciarsi ai balconcini che troverete sui suoi lati e da cui osservare, stavolta dall’alto verso il basso, la tipica campagna laziale che circonda il borgo: campi coltivati intervallate da zone alberate completamente verdi.

Il centro di Ceri è un piccolo scrigno di architettura e arte tutto da scoprire. Si entra nel borgo attraversando un arco con una targa di marmo sulla parte superiore. Superato l’arco, s’intravedono le mura del castello e a sinistra la mole del Palazzo, monumento di spicco del paese. Si continua sulla stradina che ci consentirà di ammirare l’edificio quattrocentesco.

Il Castello – Palazzo Torlonia fu edificato durante gli Orsini dell’Anguillara che tennero il feudo per quasi due secoli. Prima fu costruito per scopi militari per poi trasformarsi in residenza signorile. All’interno troviamo ambienti distinti: il giardino, la limonaia e i saloni del piano nobile. Il giardino all’italiana dall’aspetto ottocentesco è caratterizzato da vialetti, aiuole, dove crescono splendidi e coloratissimi fiori. Intorno crescono essenze tipiche della macchia mediterranea come pini, lecci e cipressi.

Continuando sulla strada, ecco il cuore del paesino, dove si apre la piazza principale con la Chiesa della Madonna di Ceri, principale luogo di culto del paese.

Questo ameno quanto antico borgo è uno dei centri a torto meno conosciuti del Lazio ma proprio per questo di grande suggestione e fascino. Nei piccoli borghi nascosti si possono rivivere e riscoprire emozioni nuove e inaspettate. Visitarli è compiere un tuffo in un passato rurale e autentico che solo centri storici lontani dal caos delle grandi città potranno offrire: l’ideale per una gita fuori porta in totale relax.